Fabarri: i suoi studi roulette

 

L’avvocato FABRIZIO ARRIGONI in arte Fabarri fu il fondatore della ciclometria  una  tecnica (senza nessuna base riconosciuta dalla scienza) per prevedere i futuri estraendi alla roulette (e al lotto) mediante le distanze dei numeri sortiti,  disposti in cerchio.

 

 

Lo studio delle distanze, viene detto ciclometria in quanto i numeri (o raggruppamenti di numeri) vengono collocati su una ipotetica circonferenza, detta appunto ciclometrica.

 

La ciclometria misura le distanze che intercorrono fra i numeri collocati sulla circonferenza. Ad esempio disponiamo i 37 numeri della roulette (per nostra comodità lo 0 verrà considerato il n° 37) su di una circonferenza, in senso orario, secondo la disposizione naturale dei numeri (1 2 3 4 5 6 7…….33 34 35 36 37…). E' da tener presente che dopo il 37 ritorna immediatamente il numero 1 (è ovvio che una circonferenza non ha inizio, non ha fine). Dunque la distanza fra 3 e 17 sarà data da 17-3=14. Se però vogliamo ricavare la distanza che intercorre fra il 2 e il 33, non dobbiamo fare 33-2=31, IN QUANTO LA DISTANZA DEVE ESSERE LA PIÙ BREVE possibile. E la distanza più breve possibile fra 2 e 33 non è quella in senso orario (31), ma quella in senso ANTIORARIO. Ovvero per arrivare dal 33 al 2 conteremo 6 posizioni (34 35 36 37 1 2), DUNQUE LA DISTANZA è pari a 6. E' ovvio allora che la massima distanza possibile fra due numeri è pari a 18.

 

Moltissimi studiosi hanno però pensato di utilizzare non la disposizione naturale dei numeri, ma quella reale sul cilindro roulette: 0 32 15 19 4 21..…….35 3 26.

 

Anche in questo caso la distanza DEVE ESSERE LA PIÙ BREVE POSSIBILE. Per distanza fra due numeri intendiamo dunque il numero di caselle che è necessario percorrere per arrivare, nel modo più breve possibile, da un numero all'altro. E' quindi sbagliato pensare che la distanza fra 1 e 9 sia ad esempio pari a 8 come avviene per la disposizione naturale. Partendo, infatti, dal 1, per arrivare al 9 bisogna contare, sul cilindro, quattro caselle, dunque la distanza è pari a 4 (se partissimo dal 9 per arrivare a 1 sarebbe la stessa cosa, infatti, la distanza fra due numeri deve sempre essere la minore possibile). Dunque se sortisse un numero, ad esempio 7, e dopo sortisse un numero contiguo al 7, ad esempio il 28, la distanza fra i due numeri sarebbe 1. Se dopo il 28 sortisse ancora il 28, in questo caso la distanza sarebbe pari a zero.

 

E' ovvio che, come per il caso della disposizione naturale, dato che operiamo su un cerchio, da un numero ad un altro si può arrivare sia da destra che da sinistra. La distanza sarà come detto, sempre la minore fra le due e, non potrà mai essere maggiore di diciotto (DISTANZA MASSIMA)

E' infine da notare che esistono due numeri che presentano la stessa distanza da un qualsiasi numero. Ad esempio, dato il numero 0, sia il numero 3 che il numero 15 presentano distanza (dallo 0) pari a 2.

 

 

I seguaci della materia ritengono che nel caos del succedersi delle boule, ci siano delle zone d'ordine sfruttabili ai fini previsionistici.

 

La ricerca ciclometrica ha dunque, lo scopo di individuare, nel caotico susseguirsi delle estrazioni, delle particolari armonie e simmetrie numeriche.

 

Tali formazioni verrebbero poi utilizzate per metodiche previsionistiche finalizzate a battere la roulette.