I fatti di Londra

Autore: Mario Miserandino

 

Il mondo della roulette è rimasto fortemente scosso dall'episodio recentemente accaduto (2004 ndr) presso il Casinò del Ritz di Londra, dove un manipolo di giocatori, opportunamente attrezzato con "gadget" alla 007, ha vinto 1,3 milioni di sterline.

 

In un primo tempo la "banda," denunciata per truffa dalla sala da gioco, ma poi dichiarata innocente da Scotlland Yard perché il fatto non costituisce reato, è un classico esempio di vera applicazione della fisica alla roulette ma che, come purtroppo ora dimostrerò, non potrà impensierire minimamente i Casinò di tutto il mondo come è stato impropriamente detto.

 

Mi è sembrato interessante, in questo appuntamento, dedicare l'intera pagina a questo fatto, anche perché alcuni lettori mi hanno telefonato per chiedermi un'opinione al riguardo. Dico subito con estrema chiarezza che, pur non conoscendo nei dettagli il metodo usato a Londra, io (insieme all'amico Marco di Bologna, che spero stia leggendo queste righe) so per certo che con l'aiuto di apparecchiature appropriate e l'uso di un computer debitamente programmato, è assolutamente vero che si può battere la roulette. Devo però anche affermare, che gli intrepidi giocatori inglesi sono stati poco furbi nell'applicazione pratica del metodo, facendosi rapidamente scoprire (a mio avviso molto ingenuamente) dagli ispettori del Casinò.

 

Avrebbero vinto molto di più se avessero utilizzato una maggior discrezione in senso generale, magari vincendo un pó meno al Ritz, ma recandosi in vari Casinò per non dare troppo nell'occhio. Ma il punto non è questo. Anche se la cosa fosse considerata legale in ogni parte del mondo perché, in effetti, non si interviene direttamente sul funzionamento della macchina alterandone le uscite numeriche, ma solo esternamente con strumentazioni di misura varie atte a prevedere, con una certa precisione, l'area di arrivo della pallina sulla ruota, i Casinò potrebbero, comunque, correre molto facilmente ai ripari e in maniera altrettanto legale. Basterebbe, infatti, (come del resto già accade in alcune parti del mondo), che gli ispettori non facessero avvicinare nessun giocatore alle macchine o che, più semplicemente, si collocassero nuovi opportuni sbarramenti nelle vicinanze delle roulette.

 

Esistono anche altri metodi, ma non mi sembra il caso di dare buone idee al "nemico" e mi fermo quì. La domanda che quindi pongo ai lettori è la seguente: anche conoscendo e potendo applicare un simile metodo, quanti sarebbero disposti a farsi denunciare dalle autorità con il rischio di un risultato giuridico differente da quello inglese?; e, inoltre, varrebbe la pena essere scoperti prima di aver vinto una cifra considerevole, ed essere sbarrati da tutti i Casinò?. Mi è pervenuta voce che, l'esecutore dell'incriminato metodo, ha già messo in vendita il suo "kit" di misurazione e, per giunta, in varie versioni più o meno care.

Ma se proprio devo dirvi la mia opinione, i Casinò, in realtà, non credono che la roulette sia battibile in forma alcuna!!. Essi, nella stragrande maggioranza, credono che il fatto accaduto a Londra, sia la coincidenza di un "momentaneo colpo di fortuna" dei giocatori incriminati, sommato ad un "superfluo kit elettronico".

 

In altre parole, essi avrebbero vinto comunque quella grossa cifra, anche senza l'ausilio delle apparecchiature incriminate. Per questo motivo, non mi risulta sia stata presa contromisura alcuna, per il momento, in nessuna casa da gioco. Ma, osserverà qualcuno, allora perché li hanno denunciato?. Ovviamente perché, sporgendo una denuncia, c'era la possibilità di recuperare il "mal tolto"!!. Ma, di fatto, le autorità hanno dato la ragione ai giocatori (forse anche perché, neanche loro credono sia possibile prevedere elettronicamente i capricci del caso!).

 

Lasciamo, quindi, che chi di dovere rimanga nella propria arrogante ignoranza!.

Era però importante, a mio avviso, dedicare queste righe ai fatti di Londra, perché vorrei chiarire ai lettori che gli studi sulla fisica (quelli veramente utili all'atto pratico), non sono quelli finalizzati alla realizzazione di apparati di misurazione da introdurre furtivamente nelle sale, ma quelli basati sulla matematica applicata.

 

Applicata, appunto, alla fisica. Nelle prossime pagine di questa rubrica, vedremo come la roulette debba essere studiata, in termini di sistema fisico, come macchina sulla quale l'ambiente e le variabili esterne, non potranno che essere inclusi nelle misurazioni statistiche all'interno delle medie termodinamiche del sistema stesso. Quello che conta è, appunto, l'aspetto termodinamico della roulette e, in termini fisici, l'unica applicazione valida in questo senso, è quello che si riferisce al suo "cuore" e, cioè, al rotore. 

 

Mario Miserandino