La legge del terzo alla roulette

autore: Marigny De Grilleau

 

(tratto da "La Revue de Monte Carlo")

 

Un certo numero di leggi fisiche e naturali reggono l'ordine di produzione, di ripartizione, e di successione di fenomeni di stessa natura che sfuggono all'influenza dell'uomo; per questo si chiamano "Le leggi del caso".

Alcune solamente sono conosciute dai giocatori grazie a certi manuali di gioco; ma la maggior parte sono rimaste ignorate o inesplorate perché gli scienziati che le hanno forse supposte non sono dei giocatori e non hanno avuto l'interesse di spingere più lontano le loro ricerche.

 

Cosi la grande maggioranza dei sistemi che sono stati ideati dai giocatori per lottare con vantaggio contro il Banco sono restati sterili perché non erano stati costruiti sulla sola base logica e solida, vale a dire sulle leggi stesse del Caso.

E' a torto che si è potuto credere a lungo che la Roulette non era che un divertimento o tutto al più un arte.

In realtà è una scienza delle più difficili che nessuna opera ha ancora esposto; e non si può arrivare ad un guadagno regolare, anche di una sola unita che mediante la conoscenza perfetta e l'utilizzazione di queste leggi.

Tra queste richiamiamo l'attenzione dei lettori sulla "Legge del Terzo".

E' stato dato questo nome perché, in un rotazione di 37 boule, il terzo circa di 37 caselle numerate del cilindro non è stato raggiunto dall'uscita della boule. Essa non cade che in 22 o 26 caselle, in media 24, perché il terzo circa di queste 37 boule alloggia in caselle che nel corso della rotazione, hanno già ricevuto la loro visita.

In generale, si constaterà che 11/12 numeri sono usciti una volta, 7/8 sono usciti 2 volte, 2/3 sono usciti 3 volte, ed in fine 1 numero è uscito 4 volte o più.

Bene inteso, questa legge non si manifesta che sulle chance multiple; e non si può avere un utile che sui numeri pieni, le trasversali piene, le serie, le dozzine e le colonne.

 

Le applicazioni che si possono fare della legge dei terzo saranno molto differenti secondo che si esaminano i numeri, le trasversali piene, le sestine, le dozzine o le colonne.

 

In ragione del pagamento di 35 volte la posta del numero uscito, le ricerche dei giocatori conoscendo la legge del terzo, si sono dirette di preferenza sui numeri.

 

Su questa chance la strategia che ci ha dato i migliori risultati è la seguente. Ogni numero che sia uscito 3 volte in 37 boule, deve essere immediatamente, dopo questa terza apparizione, giocato per 37 colpi prevedendo la sua quarta uscita.

 

Se non esce più durante i 37 colpi lo si abbandonerà.

Non conviene giocare più di sei numeri per volta; per mantenersi su tale numero si abbandona il più vecchio allorché un settimo numero deve essere giocato. Tuttavia i giocatori che hanno provato di giocare i numeri dominanti hanno molto sofferto per la difficoltà insormontabile, al tavolo di gioco, di tener dietro, senza errori alla contabilità di ciascuno dei numeri usciti da una roulette in attività di rotazione in una sala del Casinò.

Giocano troppi numeri. Qualcuno troppe volte, oppure qualcuno non abbastanza, ciò che procura la loro perdita.

Non potendo arrivare con il calcolo, dovete studiare un modo di contabilità automatico e di controllo che esegue senza errore il lavoro che il cervello del giocatore non può compiere fra due rotazioni di boule consecutive.

 

Questo procedimento è molto semplice, ma, come per l'uovo di Colombo, occorre pensarlo.

Siamo spiacenti di non poterlo esporre in questo articolo, per il quale lo spazio è limitato, in quanto le nostre spiegazioni necessitano di un grande sviluppo.

 

Noi abbiamo ottenuto dei risultati soddisfacenti, cercando di vincere solo quaranta, cinquanta pezzi ogni attacco e generalmente per ogni seduta, con un capitale di cinquecento pezzi.

Ma se, in luogo di giocare puntate uguali o sovrapposte, si aumenta d'un pezzo la puntata di ciascun numero vinto, man mano le loro uscite, si arriva ad avere dei grossi benefici, cioè parecchie decine di pezzi, allorché un numero resta molto tempo dominante.

Tuttavia è prudente avere un capitale doppio per giocare questa variante.

Sulle dozzine, le Legge del Terzo si manifesta in questo

senso. In tre boule si vedrà il più sovente apparire due numeri di una dozzina ed un numero di un'altra.

L'equilibrio momentaneo di tre dozzine in tre boule è meno frequente. Ed uguale è per le colonne. 

Faremo la stessa osservazione per le sestine.

 

Sei boule non portano generalmente che quattro sestine, e raramente le sei sestine. Ciò indurrà, probabilmente, dei giocatori a puntare due dozzine portate dalle due prime boule ed a giocare così la ripetizione di quattro sestine uscite in quattro boule.

 

Ma oltre alla sortita d'uno zero da recuperare, preferiamo malgrado la probabilità di vincere che la Legge del Terzo ci da, di non rischiare di pagare 2 per avere 1, senza contare che una progressione su 24 numeri può divenire velocemente rovinosa.

Allorché vogliamo giocare le dozzine, le colonne o le sestine, preferiamo appoggiarci sulla legge delle ripetizioni multiple di queste diverse chance.

Ma ciò è un'altra cosa che esce dal quadro di questo articolo.