Il fenomeno delle roulette difettose (biased wheels) ha delle basi scientifiche.
Un grandissimo matematico, padre fondatore della statistica matematica, Karl Pearson (1857-1937) fu forse il primo a far notare, in modo scientifico che le roulette non sempre producono numeri casuali.
L'insigne studioso esaminò due settimane di permanenze generate da una ruota al casinò di Monte Carlo, riportate su una rivista dell'epoca. I risultati furono sconvolgenti: egli, dall'alto della sua preparazione sentenziò che se il gioco fosse casuale, una permanenza simile sarebbe stata così improbabile da non poter essere generate in ere geologiche, altro che in due settimane (alcuni esperti tuttavia reputano che le permanenze della rivista non fosse formata da numeri reali ma da numeri inventati dai giornalisti).
Il primo speculatore di roulette difettose di cui abbiamo notizia (ma ci furono sicuramente anche in tempi anteriori giocatori che ottennero, in relativo anonimato, grandi vantaggi dalle biased) riuscì a conseguire forti utili dalle roulette difettose, biased wheels e diventò celebre (a lui furono dedicate anche delle canzonette).
Stiamo parlando di Joseph Jagger, un ingegnere inglese che vinse a Monte Carlo una somma enorme, sembra pari a circa 330.000 $. Nel 1873, infatti, Joseph, con una squadra di alcune persone (sembra fossero sei) dedicò un periodo di alcune settimane all'osservazione delle roulette, monitorizzando i numeri vincenti. Una volta trovata la roulette che rispondeva ai suoi requisiti, nelle settimane successive fece "razzia". Ovviamente all'epoca i difetti erano molto marcati.
Nella sezione grandi del passato vi è un articolo dedicato.
Altri team si susseguirono ma, per brevità, non ne racconto la storia del resto molto simile:
Anche a San Remo (Italia) un team operò con molto successo: parliamo del team di Richard Jarecki, benestante professore di origini polacche. Egli, a cavallo fra il 1968 e il 1969 ottenne vincite poco inferiori al miliardo di lire, costringendo l'amministrazione del casinò a valutare provvedimenti restrittivi nei suoi confronti.
Ovviamente, come in tutti gli altri casi, il capo-gruppo si avvaleva di un gruppo collaboratori che registravano incessantemente i colpi sortiti ai tavoli.
A mia memoria (e conoscenza), il team che ottenne risultati migliori, in tempi recenti, è stato quello di Willy Walters che, fra Las Vegas, Lake Tahoe e Atlantic City, chiuse l'attività, nel 1989 con utile superiore ai 5 milioni di dollari! La storia (recente e quindi non mitizzata) di Walter è estremamente interessante, istruttiva e preparatoria per qualsiasi aspirante team.
Alcune roulette, per una combinazione di difetti di fabbrica e di usura non omogenea, presentano delle imperfezioni tali da favorire la sortita di alcuni numeri, puntando sui quali si otterrebbe un vantaggio.
E' opinione diffusa che attualmente le roulette siano costruite in modo tanto accurato e che i controlli siano talmente accurati che non esistono più roulette difettose. Tale opinione è, per fortuna sbagliata. Ovviamente non esistono più le roulette dei tempi di Jagger (purtroppo!) ma, il mondo è pieno di roulette con difetti sfruttabili: tutto sta a trovarle!
L'opinione della inesistenza di difetti sfruttabili era di voga anche a fine anni 80 (non era preistoria!) e, alla faccia di questa ipotesi, il Willy Walters team realizzò, sfruttando dei difetti, la più grande vincita di tutti i tempi (per loro fortuna costoro non cedettero alle opinioni diffuse!)
Ai nostri giorni decine di persone (me compreso) traggono profitti da tale tecnica. Nel Nord della Francia, ad esempio c'è un casinò "perfetto". Non chiedeteci di indirizzarvi nelle case da gioco adatte: sarebbe come lavorare contro di me stesso. Ma, vi metterò in condizione di capire, matematicamente, se una roulette è (o almeno sembra esserlo con altissime probabilità) difettata o meno.
Abbiamo realizzato un trattato dedicato alle roulette difettose.
Di seguito alcuni fra gli argomenti esaminati.
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