Cosa è la tassa (aggio)

 

Chi accetta una scommessa è disposto ad accettare un rischio e fornire un servizio in contropartita di un utile e quindi applica un aggio (ovvero una tassa), di conseguenza nel nostro esempio di testa e croce  “venderò” le mie quote agli scommettitori non già a 2,00 e 2,00 ma a 1,90 testa e 1,90 croce.

In questo modo se 10 scommettitori scommetteranno 1 euro su testa e 10 scommettitori un euro su croce io incasserò in totale 20.

 

Se sortirà “testa” io sborserò 19 euro (1,9 ai 10 che hanno scommesso 1 euro su testa) mettendomi in tasca la differenza. Lo stesso vale se sortirà “croce”.

 

Un altro esempio: se io stimo che su una partita di tennis, Tizio ha il 33,33% (1/3) di probabilità di vittoria e Caio ha il 66,66% (2/3) di probabilità di vittoria (2/3), le rispettive quote saranno:

Tizio = 1 / 0,3333 = 3,00

Caio = 1 / 0,6666 = 1,50

 

Procedo ad applicare un aggio (l’aggio non è fisso è determinato a seconda di quanto voglio guadagnare come tassa) e trasformo quindi le quote in 1,45 e 2,98.

Questo metodo di trasformare la probabilità in quota (e viceversa) ovviamente funziona anche con eventi “a tre vie” (esempio il classico 1 X 2 del calcio) o più.

 

Ad esempio se le probabilità sono:

Vittoria squadra A: 40%

Pareggio: 30%

Vittoria squadra B: 30%

avremo che le quote (senza aggio) saranno:

Squadra A: 1 / 0,4 = 2,50

Pareggio: 1 / 0,3 = 3,33

Squadra B: 1 / 0,3 = 3,33

 

Come detto questo metodo di trasformazione funziona anche al contrario ovvero io dalla quota posso ricavare la probabilità di sortita dell'evento.

Ad esempio immaginiamo che non venga applicata la tassa (aggio) e ci troviamo nella situazione in cui il tennista Tizio sia quotato 1,666 ed il tennista Caio abbia quota 2,500; con questi dati posso stimare che:

Tizio 1 / 1,666 = 0,60 = 60% di probabilità di vittoria

Caio 1/ 2,500 = 0,40 = 40% di probabilità di vittoria

 

E’ importante notare che queste probabilità non sono reali, ma sono quelle stimate da chi ha prodotto le quote. La probabilità reale di un evento sportivo non si può calcolare ed è impossibile da stimare in modo scientifico proprio perché non abbiamo parametri esatti su cui basare i nostri calcoli. La pratica però ci dice che le quote pubblicate dai bookmakers principali sono delle ottime stime e molto si avvicinano alla realtà.

 

La situazione esemplificata sopra (ovvero che la somma delle probabilità sia esattamente 100%) non corrisponde a realtà perché come detto, qualsiasi bookmaker applica una tassa.

 

Vanno "ritoccate" poi anche le quote dei betexchange poiché generalmente applicano una tassa sulla vittoria modificando la quota reale.